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lunedì 5 febbraio 2018

Cos'è La Ricarica Wireless? Standard Qi, PMA ed Induzione Elettromagnetica

La ricarica wireless non è una tecnologia recentissima (essendo stata introdotta ormai da qualche anno) ma nell'ultimo anno ha sicuramente preso piede diventando molto ambita dai possessori di uno smartphone.
Poter appoggiare il proprio telefono su un tappetino o su una dock permette di velocizzare e rendere più semplice il processo di ricarica.
La ricarica senza fili non è qualcosa di astruso, e non elimina completamente il filo.
La differenza è che il cavo è collegato alla base di ricarica e non allo smartphone, che potremo semplicemente poggiare sul caricatore senza particolari preoccupazioni se non quella di metterlo nella posizione giusta.
La base di ricarica può avere praticamente ogni forma e dimensione.


METODI DI FUNZIONAMENTO
Ci sono diversi modi di funzionamento: il Qi sfrutta l’induzione elettromagnetica per alimentare un dispositivo che richiede di essere posizionato fisicamente sul caricatore, invece il PMA usa la ricarica induttiva e si differenzia dal Qi per la frequenza utilizzata, oltre a protocolli di connessione diversi.
La ricarica wireless Qi richiede il contatto fisico con il dispositivo e utilizza una tecnologia induttiva risonante tra la stazione e il device.
Quando uno smartphone viene appoggiato su un caricatore senza fili, viene inviato un “ping” dalla stazione al dispositivo per verificare se il telefono è abilitato.
La stazione, a questo punto, riverifica nuovamente lo standard Qi per stabilire la velocità di alimentazione supportata.
Una volta espletate queste “formalità”, il caricatore avvia l’induzione.
Ma cos'è l''induzione elettromagnetica? Un sistema di trasferimento energetico dove l'energia può essere conservata o utilizzata, proprio come avviene con lo smartphone.
La vostra base (alimentata dall'elettricità) trasmette energia allo smartphone attraverso i campi elettromagnetici.
I sensori dello smartphone si prendono cura di recuperare l'energia e di canalizzarla verso la batteria perché venga immagazzinata.
Poiché l'energia viene trasmessa attraverso campi elettromagnetici, la velocità dipende dall'intensità di questi campi: più grandi sono, più rapida sarà la carica.
Il problema è che lo smartphone, per via dei materiali con i quali è costruito, limita l'ampiezza di questi campi.
In ogni caso Qi è una tecnologia piuttosto datata, ma il suo punto di forza sono i moduli universali di caricamento che possono essere applicati dietro la batteria di un telefono per renderlo compatibile con questo standard.
PMA utilizza la stessa tecnologia di ricarica induttiva, anche se con una frequenza diversa.
Un caricatore senza fili molto diffuso è il Powermat che usa la tecnologia PMA (Power Matters Alliance) per ricaricare i dispositivi


SVANTAGGI
La scienza dietro l’induzione magnetica richiede che chi trasmette e chi riceve devono stare in stretto contatto tra loro in un range di distanza che va dai 45 mm ai 4 cm. E in questo processo, anche chi trasmette e chi riceve devono essere perfettamente allineati per la riuscita della ricarica.
Visto che la ricarica senza fili emette radiazioni elettromagnetiche, si è molto parlato dei suoi potenziali effetti collaterali.
Tuttavia questa tipo di ricarica senza fili emette una quantità di radiazioni quasi nulla.
E che, tra l’altro, sono ulteriormente ridotte perché schermati dalle bobine del dispositivo che trasmette e da quello che riceve.

1 commento:

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